Nonostante quasi non si parli d’altro, su tutti i media, i numeri che riguardano il sovrappeso e l’obesità nel nostro Paese continuano a essere allarmanti.
Secondo l’ultimo Rapporto Osservasalute (2015), in Italia, il 36,2% della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre una persona su 10 è obesa (10,2%), quindi complessivamente quasi la metà degli italiani (46,4% degli over 18) ha chili di troppo: numeri in continua crescita e aumentati di circa 3 punti percentuali dal 2001 al 2014.
Questo problema di salute riguarda anche i più piccoli: tre su dieci hanno chili di troppo. Sempre secondo il Rapporto Osservasalute, nel 2014 due bambini su dieci (20,9%) nella fascia di età 8-9 anni erano in sovrappeso, uno su dieci (9,8%) obeso.
Il problema riguarda più gli uomini che le donne, soprattutto se in difficoltà economiche e con basso livello di istruzione. Inoltre, si riscontra più spesso nelle regioni del Sud rispetto a quelle del Nord: la percentuale di obesi in Molise è del 14,6%, in Abruzzo 13,1%, in Puglia 11,9%, mentre quanto al sovrappeso si registrano punte del 41,5% in Campania 41,5%, 39,6% in Calabria e 39,4% in Puglia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dice inoltre che sono 3,4 milioni i morti ogni anno nel mondo a causa dell’obesità. Infatti è ritenuta responsabile del 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro.
Oggi, lunedì 10 ottobre, si celebrerà l’Obesity Day, la giornata mondiale istituita per puntare l’attenzione sui rischi per la salute dovuti ai chili di troppo. L’edizione di quest’anno, la sedicesima, sarà all’insegna del motto “Camminare è salute”. Nel corso della giornata, gli specialisti dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (Adi) saranno a disposizione per consulenze gratuite in 150 punti in tutta Italia e sul sito www.obesityday.org si può individuare il centro più vicino alla propria città.