Raggi, un ordigno in casa di un collaboratore | La sindaca dichiara: “Non ci fermeremo”

di Redazione

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Raggi, un ordigno in casa di un collaboratore | La sindaca dichiara: “Non ci fermeremo”

| venerdì 07 Ottobre 2016 - 07:52

Un’inchiesta della Procura di Roma è stata aperta per chiarire sull’innesco di un ordigno trovato davanti l’abitazione di uno degli avvocati del vicesindaco di Roma Virginia Raggi. Il collaboratore della Giunta M5S è uno degli avvocati del vicesindaco Daniele Frongia.

Si indaga per accertare legami tra l’avvertimento e la sua attività, politica e lavorativa. L’ordigno era un piccolo involucro da cui fuoriuscivano fili e con dentro tre batterie chiuse, ma senza polvere esplosiva. Il collaboratore del vicesindaco è un avvocato e si occupa anche di concessioni per impianti sportivi.

Ad annunciarlo in un post sul blog sono Beppe Grillo e Virginia Raggi. “Si tratta di un messaggio che le forze dell’ordine, alle quali va un ringraziamento per il lavoro svolto con serietà e discrezione, hanno valutato come un atto intimidatorio. Diamo fastidio a qualcuno”.

“Nessuno deve restare indietro, nessuno deve rimanere solo. Lo abbiamo detto sempre e lo diciamo con più forza oggi perché uno di noi, un cittadino, un collaboratore della giunta M5S di Roma, è stato oggetto di una minaccia inaccettabile in un Paese civile”, scrivono Grillo e Raggi.

“Le indagini sono in corso e non vogliamo disturbare chi se ne sta occupando in queste ore. Siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine e chiediamo al ministero dell’Interno di intervenire quanto prima. Intanto, però, non dobbiamo lasciarci spaventare”.

Raggi e la Grillo concludono: “Dobbiamo fare quadrato attorno a chi di noi viene attaccato – conclude il post – perché siamo una comunità unita che affronta i problemi insieme. Nessuno deve essere lasciato solo. Questo è il momento di dimostrarlo. I cittadini ci stiano vicino“.

 

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