Sono circa 6 milioni le persone che ogni anno visitano i Musei Vaticani: per pensare alla loro salute sono stati installati 18 defibrillatori lungo il percorso di visita e abilitati più di 300 custodi al primo soccorso.
“In un luogo di emozione, stupore e partecipazione come quello dei Musei Vaticani – si legge sul sito – non poteva mancare l’attenzione per la tutela e la sicurezza dei visitatori attraverso lo sviluppo di un programma di cardio-protezione dell’intero percorso museale. Grazie ad un innovativo progetto formativo a cura della Direzione di Sanità e Igiene del Vaticano, in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, i membri del Corpo di Custodia “veglieranno” non solo sulle opere d’arte ma anche sui quei visitatori che dovessero necessitare di un trattamento di primo soccorso con uso di defibrillatore. Un’alleanza tra cultura, tecnologia e sicurezza per un’esperienza di visita serena e protetta”.
Diciotto i defibrillatori automatici quindi sono stati istallati sul percorso di visita e 300 sono i custodi formati per utilizzarli potranno permettere un intervento di stabilizzazione del paziente nei primi secondi dall’evento cardiaco. A renderlo possibile, il know how fornito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, accreditato come Centro di Formazione presso la celebre American Heart Association, principale società scientifica in materia di rianimazione cardiopolmonare.