Si ama mangiare i cibi grassi che risultano ovviamente i più dannosi per la salute. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università di Cambridge e pubblicata sulla rivista Nature Communications.
La motivazione è da ricercare in una rara mutazione genetica che spinge all’assunzione di alimenti che favoriscono l’aumento del peso corporeo.
Gli studiosi ha scoperto che gli individui portatori di una forma mutata del gene MCR4 tendono a mangiare cibi con un più alto contenuto di grassi, anche quando la presenza dei grassi non è del tutto evidente.
Sono stati esaminati 54 volontari, di cui 34 classificati come obesi. Tra le persone affette da obesità, 14 erano inoltre in possesso del gene MCR4 difettoso. Il campione è stato invitato a prendere parte a un buffet di pollo korma (una ricetta indiana): i piatti messi a disposizione erano stati aggiustati per contenere quantità crescenti di grassi, senza però evidenziare differenze nell’aspetto e nel gusto.
A parità di cibo assunto, gli individui con la mutazione genetica avevano optato molto più spesso per la ricetta ad alto contenuto calorico. Nello specifico avevano scelto il piatto più grasso il 95% di volte di più rispetto alle persone magre e il 65% di più rispetto ai partecipati obesi privi di mutazione.
Le stime dicono che il difetto genetico riguarda 1 persona obesa su 100. Per la prima volta, però, il lavoro di Cambridge mostra in che modo il gene influisca sulle preferenze alimentari, favorendo così l’aumento di peso.