Nella quinta puntata di “Rimbocchiamoci le maniche”, Angela si sveglia dopo la notte passata con Fabio e ricorda a se stessa, guardandosi allo specchio, che ha firmato le carte della separazione. La donna decide di incontrare Paolo a colazione e gli racconta quello che è successo: “Mi sembrava giusto dirtelo”, gli dice. “Avevo messo in preventivo che potesse accadere, non è una grande sorpresa per me”, le risponde Paolo.
Carlotta, una compagna di classe di Caty, arriva in classe con un occhio nero: lei e il padre dicono che è caduta dalla bicicletta ma Paolo non pare credere a questa versione. Dario invece propone ad Angela una nuova idea per salvare la fabbrica: ali da kite. Angela e le sue colleghe decidono di provare a parlarne con Marchese.
I carabinieri invece arrestano William, accusato di tentato furto da parte del padre di Carlotta. Paolo parla con Angela, gli dice che ha visto il ragazzo a scuola, e poi discutono della loro situazione: “Angela per me non è cambiato niente, te l’ho detto, io questa volta non mi faccio da parte”, le dice il professore.
Tornata a casa, Angela trova Fabio che subito torna all’attacco, baciandola. Caty dice alla madre che William è il fidanzato di Carlotta e che si vocifera che sia stato lui a picchiarla. Fabio le suggerisce di andare a parlare con qualche associazione che tutela le donne, magari la ragazza si è rivolta a loro. Angela ci va con Paolo e lì incontra Maria Pia, la sua ex, che riserva a entrambi un’accoglienza gelida.
Rimbocchiamoci le maniche, quinta puntata
Angela e Luisa vanno a parlare con Marchese: “Lei ci guadagna se io me ne ritorno in fabbrica”, gli dice la Tusco e lui si convince a patto che loro si impegnino a pagargli ogni mese l’affitto. Il passo successivo è chiedere un prestito alla banca, ma occorrono delle garanzie: “C’è casa mia”, dice senza pensarci due volte il sindaco.
Nel frattempo Maria Pia va dai carabinieri per sporgere querela nei confronti di Paolo, mostrando delle copie di alcune mail. Il comandante va a parlare con il vicesindaco: Paolo nega le accuse e dice che Maria Pia conosceva la password del suo account. Il carabiniere mette in guardia Angela: “Se le accuse fossero vere ricadrebbero anche su di lei, del resto Sciacca è il suo vicesindaco”.
Angela e Paolo chiedono a Dario aiuto: le mail sono state mandate utilizzando la connessione wi-fi del Comune, che Dario aveva lasciato libera, senza password. Intanto Ercole a scuola continua a essere vittima di bullismo: alcuni compagni di scuola gli dicono che Sergio ha intenzione di picchiarlo.
Paolo prova a parlare con Maria Pia ma la donna inizia a gridare e a chiedere aiuto. Fabio, che ha visto la scena, interviene deciso: “Vicesindaco lascia stare le donne, tutte”, gli intima.
Il giorno dopo Ercole deve affrontare Sergio nel cortile della scuola, davanti a tutti i compagni. Sergio gli dice di leccargli le scarpe ma Ercole lo picchia. Ragazzi e genitori vengono convocati per discutere di quello che è successo. Caty denuncia episodi di bullismo; Sciacca sospende i due ragazzi per una settimana ma i genitori di Sergio minacciano di denunciarlo: “Quello violento è lei, la notizia è su tutti i giornali”.
Tornati a casa, Angela è sconvolta. Fabio rincara la dose dicendo che è vero che Paolo ha aggredito Maria Pia, perché ha visto la scena. Lei allora va a chiedere spiegazioni al suo vicesindaco: “Dicono che cercavi di entrare a casa sua con la forza. Maria Pia ha anche detto di aver abortito per le botte che ha ricevuto da parte tua”. Paolo nega tutte le accuse: “Si è inventata tutto, la nostra storia è finita mesi fa!”. Angela gli crede ma gli dice che deve tutelare la sua giunta: lui allora le consegna una lettera di dimissioni.
Rimbocchiamoci le maniche, quinta puntata
Angela va a parlare con Maria Pia la quale gli dice che Paolo l’ha picchiata di proposito per farle perdere il bambino. Corrado intanto, porta Daniela a cena per farsi raccontare tutti i dettagli della vicenda che ha coinvolto vicesindaco.
Tornata a casa, Angela ha l’ennesima discussione con Fabio che l’accusa di essere sempre fuori a giocare a “fare il sindaco”. Per Angela quindi le sue attenzioni degli ultimi tempi sono “tutta una recita”, e lui se ne va dicendo che non ce la fa ad essere come lei lo vuole.
Angela e Paolo vanno a casa di Carlotta dato che è una settimana che non va a scuola: i genitori della ragazza dicono che è a letto con la febbre.
Alla riunione del consiglio comunale, Sciacca non c’è perché si è autosospeso e Delfino se ne approfitta ancora una volta per aggredire Angela e per chiedere le dimissioni del vicesindaco.
La seduta del consiglio viene sospesa e Angela chiarisce la situazione con Fabio dicendogli che l’ha accolto in casa perché è il padre dei suoi figli, non per tornare con lui. Nel frattempo Delfino convoca Corrado per convincerlo a instillare dei dubbi in Daniela: presto potrebbe servirgli il suo voto per far cadere la Tusco.
Il giorno dopo, William va a casa di Carlotta e il padre di lei chiama i carabinieri. Carlotta ha una nuova lesione e il padre dice che è stato il ragazzo a farle del male.
Dopo l’arresto di William, Calotta si decide a parlare con Angela: “L’occhio nero me l’ha fatto mio padre. Alla spalla non ho niente, i miei genitori mi hanno fatto abortire e si sono inventati la storia della lussazione”. Il sindaco la invita a dire la verità ai carabinieri e gli chiede come ha fatto il padre a insabbiare tutte cose: “Conosceva una dottoressa”, dice la ragazza.
Il medico compiacente era Maria Pia e Angela va ad affrontarla: “Eri disposta a tutto pur di farla pagare all’uomo che ti ha lasciato”, le dice il sindaco. La donna ha una crisi e si scopre che un anno fa aveva deciso di sospendere le visite dallo psichiatra. La vicenda si conclude in ospedale, dove Paolo dice al comandante dei carabinieri che non ha intenzione di denunciarla.
In caserma il padre di Carlotta viene invitato a ritirare la querela contro William e gli chiede pure scusa. Il comandante dice che rimane il problema del permesso di soggiorno e Angela gli offre un lavoro per quando riaprirà la fabbrica.
Angela e Paolo ritornano in banca: le condizioni per il prestito sono molte rischiose per lei, perché se dovesse anche solo non pagare una rata, perderebbe la casa. Angela si decide comunque a firmare, convinta che anche questa volta, ce la faranno a sistemare tutto.