Sono la moglie Giuliana e la figlia Marina (avuta da quest’ultima) le eredi dei Supermarkets Italiani, la holding di Esselunga, così come recita il testamento di Bernardo Caprotti.
La legge prevede che la parte ‘legittima’ vincoli il 75% dell’eredità: di questo, ha riservato il 25% alla moglie Giuliana Albera e il 50% ai figli in parti uguali (quindi il 16,66% a testa a Marina, a Giuseppe e Violetta, questi ultimi due figli del primo matrimonio di Caprotti). Il restante 25% era nella libera disponibilità del fondatore ed è stato appunto assegnato a Giulina Albera e Marina che avranno il 66,7% del capitale.
Ai figli del primo matrimonio Violetta e Giuseppe rimane dunque il 16,6% ciascuno del colosso da 7,3 miliardi di ricavi.
“Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo”, il commento del figlio Giuseppe, che con la sorella Violetta aveva fatto causa al padre.