“Stefano Cucchi morì per un attacco di epilessia” | La sorella Ilaria: “Fu omicidio preterintenzionale”

di Redazione

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“Stefano Cucchi morì per un attacco di epilessia” | La sorella Ilaria: “Fu omicidio preterintenzionale”

| martedì 04 Ottobre 2016 - 16:42

A uccidere Stefano Cucchi fu un attacco di “epilessia in un uomo con patologia epilettica di durata pluriennale, in trattamento con farmaci anti-epilettici”. Queste le conclusioni del collegio dei periti nominati dal gip nell’inchiesta bis avviata per accertare la natura delle lesioni sul giovane tossicodipendente morto il 22 ottobre 2009 a una settimana dal suo arresto per droga.

Secondo la perizia si tratta dell’ipotesi più attendibile. Ma i dati raccolti, in base alla ricostruzione dei fatti, “non consentono di formulare certezze sulla causa o sulle cause di morte”. Due quindi le ipotesi ancora in piedi: una per epilessia e l’altra per la frattura alla vertebra sacrale.

Quanto alla morte per epilessia, “la tossico-dipendenza di vecchia data può aver svolto un ruolo causale favorente per le interferenze con gli stessi farmaci antiepilettici, alterandone l’efficacia e abbassando la soglia epilettogena”. Allo stesso modo, “concausa favorente può essere considerata la condizione di severa inanizione”.

Si valuta anche la “recente frattura traumatica di S4 associata a lesione delle radici posteriori del nervo sacrale”. Sarebbero “entrambe possibili, ma la prima, a nostro avviso è dotata di maggiore forza ed attendibilità nei confronti della seconda”.

“Le fratture e il globo vescicale sono la causa di morte da noi sempre sostenuta in questi anni, che a differenza dell’epilessia ha elementi oggettivi e riscontrati dagli stessi periti”. Così invece in un post su Facebook Ilaria Cucchi che si dice comunque fiduciosa per l’avvio di un processo per omicidio.

“Il perito Introna dice in buona sostanza che coloro che lo hanno violentemente pestato rompendogli la schiena in più punti non sono responsabili della sua morte per il fatto che il terribile globo vescicale che ha fermato il suo cuore non si sarebbe formato se non ci fosse stata la responsabilità degli infermieri”.

La sorella di Cucchi poi prosegue: “Gli unici dati oggettivi scientifici che la perizia riconosce sono: il riconoscimento della duplice frattura della colonna e del globo vescicale che ha fermato il cuore. Con una perizia così ora sappiamo che finalmente abbiamo ottime possibilità di vedere processati gli indagati per omicidio preterintenzionale. Con buona pace dei medici e degli infermieri che vengono continuamente assolti”.

 

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