Si è chiusa l’operazione “Libera uscita” della Guardia di Finanza che ha portato alla scoperta di un gruppo di assenteisti presso il Comune di Milazzo, composto da 59 persone (circa il 30% del personale), per i quali è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di firma.
L’accusa rivolta ai dipendenti comunali assenteisti è truffa aggravata ai danni dello Stato, perseguibile con la reclusione da uno a cinque anni; in base alla normativa vigente, tali soggetti rischiano il licenziamento il licenziamento e potrevrispondere del risarcimento del danno erariale e di quello d’immagine.
Sfruttando le telecamere di sorveglianza degli uffici comunali, sarebbero state accertate oltre mille ore di assenze ingiustificate, coperte a turno dai vari accusati con il timbro del badge elettronico di altri colleghi. Durante le ore di assenza, oltre a ritardi di varia entità, gli accusati si dedicavano allo shopping o stazionavano al bar dell’ufficio; eclatante il caso di un dipendente che si allenava regolarmente a basket in orario di straordinario, mentre un funzionario lavorava in un centro massaggi.