Diciassette milioni di italiani (ovvero uno su tre) sono ipertesi ma solo uno su due sa di esserlo. L’ipertensione è la principale causa di malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco) che in Italia provocano 240 mila morti ogni anno, pari al 40% di tutte le cause di morte.
L’ipertensione, diversamente da quanto si crede, è una condizione frequente nell’infanzia e nell’adolescenza. Un problema sottostimato per la scarsa diffusione dell’abitudine di misurare la pressione a bambini e ragazzi. A lanciare l’allarme, cardiologi e pediatri: 4 bambini su 100 sono ipertesi già alle elementari.
“La prima cosa è la prevenzione – raccomanda il prof. Gianfranco Parati, presidente della SIIA e direttore dell’Unita’ Complessa di Cardiologia e Dipartimento di Scienze Mediche e Riabilitative presso l’Istituto Auxologico Italiano -. Quindi misurare regolarmente la propria pressione arteriosa, a cominciare dall’età scolare e correggere il proprio stile di vita: combattere il sovrappeso, introdurre meno sale con gli alimenti. Evitare i grassi favorendo, invece, una dieta ricca di frutta e verdura e fare attività aerobica regolarmente, almeno 30 minuti al giorno”.