Non ha retto all’accusa e si è tolto la vita. Si tratta di un uomo di 52 anni, educatore polacco, condannato per maltrattamenti su anziani e disabili, ospiti della casa di cura La Consolata di Borgo D’Ale, nel Vercellese.

L’uomo era stato arrestato insieme ad altre 18 persone lo scorso 19 febbraio.

L’uomo si è suicidato impiccandosi nel giardino di casa. L’uomo, che aveva scelto il rito abbreviato, era stato condannato a 4 anni e 6 mesi, tra le pene più severe inflitte ai 18 imputati. “Sono stato dipinto come un mostro, ma non sono così”, avrebbe detto ad un amico prima di farla finita.