I militari della Stazione di Minervino Murge insieme al personale del Nucleo Operativo della Compagnia hanno trovato, durante un servizio di controllo all’interno di un’azienda agricola a Minervino Murge (Bt), in contrada ‘Boschetto’, un locale adibito ad “essiccatoio” di droga.
All’interno, una vera e propria ‘centrale’ per l’essiccazione delle piantine di marijuana, completa di impianto per il condizionamento termico a gas e ad energia elettrica. All’interno, al momento del blitz c’erano D.V. e C.M., entrambi 50enni minervinesi, G.M. e D.N., spinazzolesi ripettivamente di 49 e 25 anni. Tutti e quattro sono braccianti agricoli e con precedenti penali, tranne il più giovane. Nel casolare i Carabinieri hanno sequestrato ben 63 kilogrammi di marijuana.
Con l’auslio di un elicottero, i Carabinieri hanno potuto scorgere un appezzamento di terreno, di estensione di circa mezzo ettaro, sequestrando 400 piante di marijuana, dell’altezza media di due metri. Veniva inoltre sottoposto a sequestro l’intero impianto di irrigazione.
Complessivamente la sostanza sequestrata è stata stimata in un peso di quasi 7 quintali, che, al termine dei processi di essicazione, tolto lo scarto, avrebbe potuto produrre circa 200 chilogrammi di sostanza stupefacente, per un valore, al dettaglio, di circa 1.000.000,00 di euro.
I quattro arrestati sono accusati di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente.