Scorre ancora il sangue negli Usa. Un afroamericano è stato ucciso dalla polizia americana in un sobborgo di San Diego, in California. Gli agenti si sono giustificati dicendo che l’uomo, di fronte all’ordine di fermarsi, avrebbe “estratto un oggetto dalle tasca, tenendolo poi con entrambi le mani”.
L’uomo stava camminando tra le macchine nel traffico. Pensando che l’oggetto in tasca fosse una pistola, gli agenti hanno aperto il fuoco. Un agente avrebbe usato la sua pistola Taser, mentre un altro la pistola vera e propria ferendo in modo letale l’uomo che è morto in ospedale.
Il capo della polizia Jeff Davis ha detto che esiste un video dell’incidente girato da un passante ma per il momento il dipartimento non l’ha diffuso. Come del resto non è stato specificato che cosa fosse in realtà l’oggetto. Al momento non è stata ancora fornita l’identità dell’uomo ucciso che aveva circa 30 anni.
Stando a quanto dichiarato da familiari ed amici che hanno subito iniziato una protesta fuori dagli uffici della contea di San Diego, la vittima era malata di mente e non costituiva nessuna minaccia per gli agenti. Alla protesta hanno partecipato un centinaio di persone, compresi i leader della comunità e di alcune chiese locali.