Una situazione sempre più drammatica. Questo è il quadro del conflitto in Siria fornito dal consiglio di sicurezza dell’Onu per bocca dell’inviato speciale Staffan De Mistura.
De Mistura afferma: “Questi sono giorni agghiaccianti, tra i peggiori da quando è iniziato il conflitto in Siria. Il deterioramento della situazione ad Aleppo sta raggiungendo nuove vette di orrore”. Il riferimento è alla fine prematura della tregua e ai nuovi bombardamenti russi e siriani che oggi, nella zona est di Aleppo, hanno provocato ameno 23 morti in vari quartieri. “Ormai ad Aleppo non si possono più contare i morti, a causa del caos che regna. Nella parte est sono assediate 275mila persone. L’assedio dura ormai da più di 20 giorni”.
Una situazione che viene esacerbata dalle denunce degli stessi ribelli, che in riferimento al bombardamento nel campo rifugiati palestinese di Handarat, alla periferia nord di Aleppo, accusano le forze di Damasco di usare bombe al fosforo. Anche l’ambasciatore francese presso le Nazioni Unite, François Delattre e quello britannico Rycroft parlano di crimini di guerra: “Le bombe incendiarie lanciate indiscriminatamente su Aleppo costituiscano una chiara violazione della legge internazionale”.
La Russia, invece, glissa; queste le parole dell’ambasciatore russo all’Onu Vitaly Churkin: “Portare la pace in Siria è un compito quasi impossibile ora. Damasco ha mostrato una moderazione invidiabile”. A chiusura dei lavori, è arrivato invece l’appello di Ban Ki Moon, segretario generale dell’Onu: “Esorto tutti i soggetti coinvolti a lavorare di più per porre fine all’incubo”.