Proseguono i rilievi sul luogo della palazzina crollata a Roma, in via della Farnesina 5, i cui residenti (circa 40) sono ora ospitati in albergo e nei residence vicini. Dichiarate inagibili anche alcune palazzine limitrofe.
Secondo le ipotesi degli inquirenti (che indagano per crollo colposo), la palazzina, già parzialmente evacuata nell’area anteriore (che però non è crollata), avrebbe ceduto a causa delle fondamenta ormai compromesse dall’acqua piovana e dalle inondazioni che hanno colpito la zona di Ponte Milvio circa 10 giorni fa. Le fondamenta sarebbero slittate dalla loro sede causando dunque il crollo.
Secondo alcuni condomini, l’infiltrazione d’acqua sarebbe stata causata da un guasto alle condutture; ma la compagnia ACEA ha prontamente smentito tale ipotesi.
Il sindaco Virginia Raggi è intervenuto sull’argomento con un post su Facebook: “Dobbiamo inventare uno strumento alternativo e legale che ci consenta di avere una risposta immediata e adeguata. Per questo, dalla prossima settimana sarà avviato il gruppo di lavoro per predisporre una convenzione che, in caso di emergenza, possa essere attivata immediatamente. Chiamiamolo buon senso”.