Un mese addietro, un terremoto di forte entità devastava Centro Italia. Amatrice, Accumuli e Arquata furono ridotte a un cumulo di macerie. Le vittime, alla fine della conta, furono 297.
Diverse le cerimonie per le vittime nei centri colpiti dal sisma, con la presidente della Camera, Laura Boldrini, il commissario straordinario per il sisma, Vasco Errani, e il responsabile della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Intanto Commissario del governo per la ricostruzione del post terremoto, Vasco Errani, assicura: “Nel decreto che faremo tra il 2 e il 3 ottobre partiremo proprio dall’esperienza dell’Expo e dalla funzione dell’Anac perchè la ricostruzione avrà risultati positivi solo se ci garantiremo che venga fatta tutta nella legalità”.
“L’Autorità anticorruzione non solo non è burocrazia: è una risorsa fondamentale – spiega Errani al Corriere della Sera – In Emilia introducemmo per la prima volta la white list delle imprese, che faremo anche qui. Certo il tema è sempre presente. Qui, sul sisma del 24 agosto, il rapporto con l’Anac è ancora rafforzato“.
Errani spiega: “Saremo rigorosi. Mi impegno a costruire coi sindaci e il territorio politiche trasparenti che pongano la legalità al centro del sistema. Il mantra del governo è “com’erano, dov’erano” e noi vogliamo ricostruire l’identità dei borghi e dei comuni, ovviamente confrontandoci con la gente. Ma perché la gente resti, e torni, dobbiamo dare sostegno all’economia, alle imprese”.
‘Tutti pensano alla ricostruzione, io penso alla ‘Amatrice a tempo’. Non solo case, si dovrà prevedere in maniera perentoria anche il ripristino di tutte le attività economiche perché nel centro storico ben 57 attività non esistono più – ha detto il sindaco Sergio Pirozzi – Se realizziamo le case senza le attività che esistevano prima, questo diventa un paese-presepe o dei cretini che vengono a farsi i selfie”.
Intervistato da ‘Il Tempo’ a un mese esatto dal sisma, dichiara: ”Sogno che il 17 aprile ci siano le case ma anche e soprattutto i bar, i ristoranti, i negozi, le imprese. Il 90% del tessuto economico è andato perduto. Barra dritta a quella data: il giorno di Pasqua segnerà anche la resurrezione di Amatrice a tempo, più importante della ricostruzione”.
”Non facciamo niente, né fiaccolate né altro, a eccezione di una messa. Il dolore ognuno lo vive a modo suo. Domani invece – conclude il sindaco di Amatrice – alle 11 metteremo la bandiera italiana, quella di Amatrice e dei borghi più belli d’Italia nel parco ‘Padre Minozzi’ con una lapide in memoria delle vittime sulla quale ognuno può venire a mettere un fiore”.