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Doping, nuovo attacco hacker: spuntano i nomi di 5 italiani medagliati a Rio 2016

Continua senza sosta l’attività hacker di Fancy Bears ai danni degli archivi della Wada (l’agenzia mondiale antidoping) è stavolta nella lista ci sono anche cinque atleti italiani.

I cinque atleti azzurri sono “accusati” (come altri nei giorni scorsi) di assumere farmaci prescritti (e regolarmente dichiarati) a scopo terapeutico, pratica assolutamente legittima dietro regolare prescrizione.

Si tratta di 5 medagliati: lo spadista Paolo Pizzo, la nuotatrice in acque libere Rachele Bruni, il pallavolista Emanuele Birarelli, il vogatore Matteo Lodo e la pallanuotista Teresa Frassinetti.

Nei primi due casi la sostanza incriminata, Formoterolo, molecola usata in farmacologia per curare l’asma; nel caso di Birarelli si parla di betametasone e prednisone (anti-asmatico il primo, farmaco di tipo reumatologico il secondo). A Lodo era stato prescritto il beclometasone (anti-allergico), a Frassinetti sempre il prednisone.

Tra i nomi stranieri di spicco, troviamo quelli di 4 nuotatori, Steffen Diebler (Germania), Cameron Van Der Burgh (Sudafrica), Cate Campbell (Australia), Rikke Moeller Pedersen (Danimarca) e di Fabian Cancellara.

Andrea Zito

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Andrea Zito
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