Rimbocchiamoci le maniche, terza puntata 21 settembre 2016: Angela e Paolo si baciano… e Caty li vede

di Azzurra Sichera

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Rimbocchiamoci le maniche, terza puntata 21 settembre 2016: Angela e Paolo si baciano… e Caty li vede

| mercoledì 21 Settembre 2016 - 20:30

La terza puntata di “Rimbocchiamoci le maniche” inizia con la figlia di Gina, Patrizia, in preda ai dolori: ha rotto le acque con un mese di anticipo. Gina, in piena difficoltà, si ritrova costretta a bussare alla sua nuova vicina Angela. Il problema è che al presidio ospedaliero non c’è nessuno reperibile e non hanno nemmeno un’ambulanza: le tre sono costrette ad andare in una clinica privata.

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Il piccolo Ferdinando si sente male; Angela ha la sua medicina in borsa e chiama il marito per portargliela. Quando Fabio arriva in clinica e capisce la situazione le dice: “Sono stato un cretino”. “Diciamo che pure lei ha fatto del suo meglio”, gli risponde Angela. Fabio, una volta a casa, manda un sms ad Angela chiedendo di restare a dormire. Mentre prepara il divano letto, trova le carte del divorzio.

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Ci sono state complicazioni durante l’intervento: i bambini stanno bene ma Patrizia è in coma. “Non morirà se la ricoveriamo in un ospedale attrezzato”. In clinica non hanno l’ambulanza quindi Angela è costretta a chiamare la Protezione Civile. “Sindaco, se non ci fosse stata lei qui, questa ambulanza non sarebbe mai arrivata”, dice il direttore della clinica che lamenta di non avere abbastanza fondi per andare avanti.

L’indomani mattina, Fabio dice ad Angela: “Riesci a essere bella anche dopo una notte in bianco” e prova a baciarla ma lei lo respinge con il sorriso sulle labbra. Fabio parla con il suo amico e dice che ha capito che deve cambiare per riconquistare il cuore della moglie.

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Angela va alla riunione con le altre colleghe della fabbrica ma c’è un po’ di tensione. Vogliono sapere quando la situazione si sbloccherà non hanno molto per andare avanti e Rosa le punta il dito contro: “Tu uno stipendio ce l’hai”. Ma Angela le ricorda che l’ha sempre messo a disposizione per chi ne ha più bisogno di lei. Per Angela comunque, al momento la priorità è l’emergenza della notte precedente: il paese non può rimanere senza ospedale.

Delfino e Marchese sperano di corrompere un membro del suo staff per avere informazioni dall’interno e puntano il dito contro Daniela, che è pure single. Caty intanto parla con Ercole, gli chiede perché non esce più in cortile e gli propone di partecipare alla recita scolastica nel ruolo di Romeo.

“Il problema della sanità è da mettere al centro subito”, dice Angela in Consiglio Comunale. Angela propone di avanzare la richiesta affinché Offidella sia dichiarata comunità disagiata, ma la costruzione di un nuovo ospedale richiederebbe tempo. Angela allora pensa di usare la Clinica Romani e si adopera per recuperare la domanda che il direttore ha presentato alla Regione.

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Il vicepresidente della Regione gli dice di presentare la documentazione necessaria e tutti si mettono al lavoro mentre Romani cercava i finanziatori.

A Daniela si presenta Corrado Martini, l’uomo mandato da Delfino per far finta di conquistarla in modo da poter avere un appiglio dentro al Comune. Subito dopo Daniela parla con Dario, lui le chiarisce che non vuole qualcosa di più di un’amicizia.

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Nel frattempo Ercole, continua a essere preso di mira da alcuni compagni di scuola.

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Romani intanto trova un finanziatore convinto a comprare le incubatrici che servono come requisito per l’ospedale. Solo che Delfino lo intercetta e lo convince che in questa storia c’è qualcosa che non va: “È strano questo improvviso interesse del sindaco per la sanità pubblica” dice, facendolo titubare dato che la somma che dovrebbe investire è davvero ingente, ovvero 500 mila euro. Marchese ci mette il carico mostrando il blocco della variante del piano regolatore.

Romani decide a mettere i soldi di tasca sua per le incubatrici. La Clinica adesso ha tutti i requisiti per superare l’ispezione della Regione. Risolto questo problema, Angela e Paolo parlano a Piero di una nuova idea: non vogliono più comprare la fabbrica, ma gestirla per un periodo di tempo, magari 12 mesi. “Se le cose dovessero andare bene, sarebbe il primo lui a volervi lasciare la fabbrica in gestione. A lui importa solo guadagnarci”, dice Piero.

Ma Marchese non è d’accordo: “La proposta non mi convince per niente. Non avete nessuna possibilità di farcela. E poi come la mettete con le persone che aspettavano una casa che doveva essere costruita sul terreno dove c’è la fabbrica?”. “Io non ve la lascerò mai la mia fabbrica”, conclude Marchese.

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Delfino dice ai suoi che ha degli ottimi agganci con la Regione e che c’è lui dietro alcune pratiche. Alla Clinica Romani nel frattempo arrivano degli ispettori: le incubatrici però non sono le stesse dell’ispezione, qualcuno ha rubato quelle nuove. In clinica arrivano anche i carabinieri.

Dopo poco arriva anche Romani che racconta che dietro tutto c’è lui e che il venditore delle incubatrici lo ha ingannato. “Io mi sono fidata di lei, mi sono esposta pubblicamente per lei”, gli grida contro Angela. Il comandante dei carabinieri sospetta che il controllo della Regione è stato un po’ troppo repentino: sembra che qualcuno possa averli avvisati.

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Delfino ne approfitta ancora una volta per chiedere le dimissioni di Angela; Gina interviene per difenderla ma Angela dice di non doversi giustificare con nessuno: “Se avete dubbi su di me è giusto che chiediate le mie dimissioni”, dice il sindaco.

Con nove contrari la mozione di sfiducia viene respinta. Dopo i festeggiamenti, Angela rimane sola con Paolo, al quale manifesta la propria amarezza. “Romani ci ha preso in giro, mi ha fatto male. Le persone non sono mai quelle che sembrano”, dice Angela. I due si avvicinano fino a baciarsi. Caty arriva in Comune e li vede mentre nella mente gli rimbombano le parole di sua madre: “Io non ti mentirei mai, io odio le bugie”, credendo che la storia tra i due vada avanti da più tempo.

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