È stata approvata la mozione di maggioranza sull’Italicum: 293 i voti a favore e 157 contrari. Nel testo la Camera si impegna ad avviare una discussione sulla legge elettorale. Bocciati i testi dell’opposizione presentati da Sinistra italiana (109 sì e 287 no), M5s (74 sì e 314 no) e centrodestra (favorevoli 43 contrari 315).
Sono 42, secondo quanto riportato dai tabulati, i deputati del Pd che non hanno votato la mozione. Di questi non tutti fanno parte della minoranza Pd. “Sono 24 quelli che non l’hanno votata per scelta politica”, spiega il capogruppo Ettore Rosato al termine delle votazioni in Aula. Per Nico Stumpo, invece, i deputati della minoranza Pd che non hanno dato l’ok alla mozione di maggioranza sono “quaranta”.
Sarà quindi consentito ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge così da valutare la possibile convergenza su di esse. Nella mozione si ricorda che l’Italicum è entrato in vigore l’11 luglio di quest’anno.
Il centrodestra aveva presentato una mozione unitaria per chiedere che le modifiche all’Italicum si discutessero dopo il referendum. Il testo è stato firmato dai capigruppo di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
“Quella di Renzi è una trappola che cerca di distogliere l’attenzione dal referendum”, ha detto il capogruppo della Lega a Montecitorio Massimiliano Fedriga.
Roberto Speranza, minoranza Dem, aveva fatto sapere nel primo pomeriggio, che la minoranza non avrebbe partecipato al voto sulle mozioni e Pierluigi Bersani aveva chiesto al governo di “prendere l’iniziativa”.
“La mozione della maggioranza – dichiara – dà l’idea che non si voglia far nulla. Il governo prenda un’iniziativa come fece con l’Italicum Se non nelle stesse modalità, almeno con la stessa determinazione. Se non lo fa il governo e il Pd, chi lo fa?”