“In otto anni abbiamo compiuto enormi progressi. Non sarebbe stato possibile se non avessimo lavorato insieme”. Queste le prime parole rivolte dal presidente Usa all’Assemblea generale dell’Onu a New York. “Sono davanti a voi per l’ultima volta – ha ricordato – Il mondo oggi si trova davanti a una scelta: o andare avanti o tornare indietro. E noi dobbiamo andare avanti”.
Obama ha sottolineato la necessità di rafforzare la fiducia dei popoli: “È più difficile governare se la gente perde la fiducia. Dobbiamo correggere la globalizzazione, ma no ai nazionalismi e ai populismi”. “Un Paese circondato dai muri imprigionerebbe se’ stesso”, ha aggiunto il presidente americano.
“Per andare avanti, dobbiamo riconoscere i risultati raggiunti e non abbandonare i principi di governance responsabile e i diritti umani che restano le fondamenta del progresso umano in questo secolo”; ma “c’è bisogno anche di una correzione di rotta. Dobbiamo respingere qualsiasi forma di razzismo, fondamentalismo e di idee superiorità di razza“.
La ricetta di Obama suggerisce quindi di “abbracciare la tolleranza e il rispetto di tutti gli esseri umani e di tutte le culture”. “La diplomazia è la vera chiave per fermare la violenza”. “Non si può affermare la propria leadership sminuendo gli altri. Israele sa che non può occupare in via permanente la terra palestinese”, ha aggiunto.
“La Corea del Nord è una ‘terra desolata’ – prosegue Obama – C’è un forte contrasto fra il successo della corea del Sud e la terra desolata della Corea del Nord, che mostra come l’economia controllata dalla stato è una strada senza uscita”. Infine le bacchettate a distanza alla Russia: “No agli uomini forti e a modelli di società guidate dall’alto“.
Secondo Obama “la Russia sta cercando di riguadagnare la gloria perduta tramite la forza“. “Ma il mondo – ha aggiunto – è troppo piccolo per far risorgere “le vecchie mentalità. Lo abbiamo visto in medio oriente, dove i leader perseguono gli oppositori politici o le minoranze. E questo ha aiutato a far crescere l’Is”.
“La democrazia resta il vero percorso da compiere. E la strada verso la vera democrazia è meglio dell’autoritarismo”. A margine dell’Assemblea interviene Matteo Renzi: “Obama ha segnato e scritto una pagina della storia Usa e dà addio ad Onu con un discorso sulla lotta alla paura e contro il populismo, un discorso che credo possa e debba ispirare molti leader non solo in Usa ma anche in Ue”.