Non volevano pagare le cartelle esattoriali e così, secondo quanto accertato dalla polizia di Ragusa, diedero fuoco agli uffici comunali di Comiso (Ragusa) “recando danni ingentissimi” la vigilia di Natale del 2015. Due uomini sono finiti in manette dopo nove mesi di indagini, interrogatori e visione dei filmati.
In manette sono finiti i pluripregiudicati comisani, Carmelo Ricca e Michele Mario Sidoti. L’episodio aveva attirato l’attenzione anche nazionale quando, la vigilia di Natale del 2015, la polizia e i Vigili del Fuoco intervennero per l’incendio negli uffici del Comune, dove si trovava, tra gli altri, l’ufficio notifiche cartelle esattoriali.
I sistemi di video sorveglianza mostrarono che si trattò di un attentato e non di un cortocircuito. Gli investigatori della polizia provarono a divulgare le immagini degli impianti di video sorveglianza per cercare l’aiuto dai cittadini e riconoscere il criminale, ma il tentativo risultò vano, nessuna chiamata, neanche anonima.
Decisive le intercettazioni, soprattutto i commenti fatti tra i due indagati e dai loro parenti. Proprio quella notte e in corrispondenza dell’orario in cui è stato appiccato l’incendio, Sidoti e Ricca si sono sentiti telefonicamente e i loro telefoni si trovavano nella zona dell’incendio, a differenza di quanto da loro dichiarato durante uno degli interrogatori.
Tra le diverse notifiche date alle fiamme vi era una cartella esattoriale a carico di un familiare dei due indagati, di oltre 8mila euro.