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Siria, raid Usa uccide 90 militari siriani | Mosca attacca: “Così difendono l’Isis”

La tregua in Siria voluta da Usa e Russia vacilla paurosamente dopo l’accusa lanciata da Damasco alla coalizione a guida americana di avere bombardato una base governativa nell’est del Paese, permettendo ai miliziani dell’Isis di avanzare. L’attacco ha provocato 90 morti tra i militari siriani e ne ha feriti altri cento.

“I raid aerei sono stati fermati immediatamente quando dirigenti della coalizione sono stati informati da ufficiali russi che era possibile che personale e veicoli colpiti fossero parte dell’esercito siriano”, si legge in un comunicato del comando centrale Usa. “Le forze delle coalizione non colpirebbero intenzionalmente unità militari siriane note”, prosegue la nota.

Poco dopo sono arrivati i primi passi indietro del presidente Obama: “L’amministrazione ha espresso il rammarico americano per la perdita di vite non intenzionale”. Un alto dirigente americano ha reso noto di aver trasmesso il proprio rammarico a Damasco attraverso la Russia spiegando poi che gli Usa continueranno a combattere l’Isis e il gruppo affiliato di Al Qaeda in Siria.

Secondo le forze armate siriane, gli aerei hanno colpito la base nei pressi di Dayr az Zor. “Si tratta di un attacco grave e palese alla Siria e al suo esercito – si legge in una nota – e la prova certa del sostegno degli Stati Uniti a Daesh e ad altri gruppi terroristici”.

Scende in campo anche la Russia. Il presidente Vladimir Putin ha accusato intanto gli Usa di non avere ancora collaborato per individuare e separare i miliziani qaedisti del Fronte Fatah ash Sham (ex Al Nusra) dagli altri gruppi dell’opposizione per poterli bombardare.

La Russia ha anche chiesto e ottenuto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere del raid aereo Usa. La portavoce Maria Zakharova ha detto che Mosca chiede “completi e dettagliati chiarimenti sul fatto se si sia trattato di un deliberato aiuto allo Stato islamico o di un altro errore”.

Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, Zakharova ha detto che “dopo l’attacco odierno contro l’esercito siriano, siamo giunti alla terribile conclusione che la Casa Bianca sta difendendo lo Stato Islamico“. I 15 membri si sono riuniti a porte chiuse alle 7.30 ora locale, le 1.30 in Italia.

 

Fabrizio Messina

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