“Ci sono guerre dappertutto. Tutti insieme dobbiamo pregare per la pace“. Si avvicina la nuova Giornata mondiale di preghiera per la pace, in programma martedì prossimo, e il Papa ha voluto lanciare un messaggio forte di preghiera: “Mi recherò ad Assisi per l’incontro interreligioso, a trent’anni da quello storico convocato da san Giovanni Paolo II“.
“Invito le parrocchie, le associazioni ecclesiali e i singoli fedeli di tutto il mondo a vivere quel giorno come una Giornata di preghiera per la pace – prosegue il Santo Padre – Sull’esempio di san Francesco, uomo di fraternità e di mitezza, siamo tutti chiamati ad offrire al mondo una forte testimonianza del nostro comune impegno per la pace e la riconciliazione tra i popoli”.
Per il Papa: “La corruzione è la strada più comoda da percorrere, generalmente. E qualcuno si comporta con la corruzione come con le droghe: pensa di poterla usare e smettere quando vuole. Si comincia con poco: una mancia di qua, una tangente di là. Invece anche la corruzione produce assuefazione, e genera povertà, sfruttamento, sofferenza”.
“Quante vittime ci sono oggi nel mondo, quante vittime di questa diffusa corruzione!”. Gesù, ha spiegato Bergoglio, ci esorta a “una scelta tra due strade: tra onestà e disonestà, tra fedeltà e infedeltà, tra egoismo e altruismo, tra bene e male. Non si può oscillare tra l’una e l’altra, perché si muovono su logiche diverse e contrastanti.
Il Santo Padre: “È importante decidere quale direzione prendere e poi, una volta scelta quella giusta, camminare con slancio e determinazione, affidandosi alla grazia del Signore e al sostegno del suo Spirito”. L’invito del Vangelo, dunque, è a “fare una scelta chiara tra Lui e lo spirito del mondo, tra la logica della corruzione e dell’avidità e quella della rettitudine e della condivisione”.