Nel mondo ci sono 65 milioni di profughi e oggi Papa Francesco, ricevendo gli ex alunni dei gesuiti, dopo un loro convegno su “migrazione globale e crisi dei rifugiati”, ha denunciato che siamo davanti alla “crisi umanitaria più grave dopo la seconda guerra”.
“Un numero mai raggiunto prima di rifugiati – ha detto il Papa – muore tentando di attraversare il mar Mediterraneo, che è diventato un cimitero, oppure trascorre anni e anni nei campi”. Il Pontefice ha incoraggiato a “dare il benvenuto ai rifugiati nelle vostre case e comunità, in modo che la loro prima esperienza in Europa non sia quella traumatica di dormire al freddo nelle strade, una accoglienza calda e umana”.
“Ricordate che l’autentica ospitalità è un profondo valore evangelico, che alimenta l’amore ed è la nostra più grande sicurezza contro gli odiosi atti di terrorismo” ha continuato Papa Francesco che ha aggiunto: “Molte porte vi sono state aperte grazie alla educazione ricevuta dai gesuiti, mentre i rifugiati trovano molte porte chiuse”.
E all’indomani del vertice Ue a Bratislava, Matteo Renzi è tornato a parlare della questione migranti: “Va bene l’attenzione alle regole, e noi le rispettiamo, ma possiamo dire che queste non funzionano e lavorare per cambiarle. Noi non possiamo fare la foglia di fico ai problemi degli altri: io non sono fico e non sono foglia; noi non vogliamo far finta di nulla”.
“L’Italia vuole più Europa – ha precisato il premier -, ma vuole un’Europa diversa e su questo si fa sentire”.