È un Matteo Renzi molto critico quello che si vede al termine del vertice Ue di Bratislava.
“Se Francia e Germania vanno d’accordo su alcune questioni sono felice per loro. Io non sono soddisfatto sulle soluzioni su politica economica e su migranti, non posso fare una conferenza stampa con loro” ha dichiarato il premier. “Non faccio una recita a copione per far credere che siamo tutti d’accordo”, ha aggiunto commentando così la conferenza stampa congiunta tra il presidente francese e la cancelliera.
“Non ho mai pensato che il direttorio a tre (ovvero Germania, Francia e Italia) è la soluzione ai nostri problemi, Atene non era la riunione dei socialisti, anche se l’ha detto in modo un po’ volgare Schauble: c’erano Spagna e Cipro ad esempio”, ha aggiunto Renzi.
Renzi ha sottolineato che nell’Ue c’è “ancora distanza sulla grande questione migratoria e sul rapporto con Africa. Ho detto che ‘non è che potete pensare che risolto il problema della Turchia si è risolto il problema. Noi – ha aggiunto – stiamo facendo la nostra parte e siamo pronti a farla anche da soli se necessario”.
Renzi ha poi lanciato un chiaro messaggio ad Angela Merkel: “Così come i Paesi devono rispettare le regole del deficit, sia chi sta al 5% sia chi sta al 2,4%, tutti, allo stesso modo, devono rispettare le altre regole. C’è la regola del surplus commerciale che non deve superare il 6% e invece ci sono Paesi, il principale è la Germania, che da anni non lo rispettano. Non è gelosia, le regole devono essere rispettate da tutti”.
Intanto nel documento finale del vertice è stato scritto che: “Sebbene un paese abbia deciso di lasciarla, l’Unione europea resta indispensabile per il resto di noi. La Ue non è perfetta ma è il migliore strumento“, “abbiamo bisogno di migliorare le comunicazioni tra noi, Stati membri, con le istituzioni europee, ma ancora di più con i cittadini e focalizzarsi con coraggio per affrontare le soluzioni semplicistiche delle forze estremiste e populiste”.
Immagine sito Presidenza del Consiglio dei Ministri