Inizia oggi, 16 settembre, il vertice dell’Unione Europea a Bratislava, il primo al quale non parteciperà il Regno Unito e che affronterà proprio i temi della Brexit e della crisi dell’Europa sul fronte economico (flessibilità e trattato di libero scambio con gli Stati Uniti) e dell’immigrazione.
I capi di stato, come afferma Donald Tusk, presidente del consiglio europeo, dovranno trovare una “diagnosi realistica, severa e condivisa di ciò che non ha funzionato; una valutazione sobria e brutalmente onesta della situazione, al momento è l’unica cosa sensata. Dobbiamo assicurare i cittadini che abbiamo imparato la lezione della Brexit”.
Le parole di Angela Merkel: “L’Europa è a un momento chiave della sua esistenza; è importante decidere insieme su diverse cose”. Al centro delle discussioni, soprattutto la gestione di Frontex e le lamentele Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria sullo schema di ricollocamenti varato da Bruxelles. Due i piani proposti; uno dall’asse franco-tedesco, un’altro dall’alto rappresentante Mogherini.
“L’Europa è davanti alla sfida di vivere a 27. La posta in gioco è quella di fare l’agenda di Bratislava. Con la cancelliera Angela Merkel, con Matteo Renzi e altri leader siamo d’accordo. Vogliamo avere un’agenda con tre priorità che permettano di avere fiducia nel progetto europeo: sicurezza, preparazione dell’avvenire, che significa poter dare lavoro, e dare speranza per il futuro. Questa dovrà essere la nostra roadmap” ha dichiarato il presidente Francois Hollande.
Federica Mogherini alla vigilia ha inviato una lettera a Tusk, Juncker ed i 27 per aggiornare sul piano della difesa comune