La data del referendum costituzionale “la deciderà il Consiglio dei ministri che si terrà il 26 settembre”. È l’annuncio del premier Matteo Renzi intervistato a ‘Uno Mattina’.
“Se il sì al referendum vince, una delle conseguenze è che ci sarà un risparmio importante perché si ridurranno gli stipendi dei consiglieri regionali, si elimineranno i rimborsi ai gruppi al Senato e che oggi prendono il Pd, i Cinque stelle, Forza Italia. Ci sarà un fondo di 500 milioni di euro che sarà messo a disposizione delle nuove povertà” ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Prima – ha aggiunto – i cittadini, dalla benzina alle sigarette, erano considerati i bancomat dei politici. Se passa il referendum la cinghia la stringeranno i politici”.
Il premier ha poi affrontato il tema dei tagli alla Sanità: “I fondi nel 2017 continueranno a crescere. Certo il ministro della Sanità chiede dieci e magari otterrà uno, ma non è che ha avuto un taglio. I soldi aumenteranno e non ci sarà nessun intervento sui pacchetti di sigarette”.
Renzi ha parlato anche della legge elettorale: “Per me l’Italicum è un’ottima legge elettorale ma se qualcuno ha proposte che le tiri fuori. Altrimenti è un dibattito surreale. Ma se ci viene chiesto: siete disponibili a cambiare la legge elettorale come segnale di ascolto e apertura? Io rispondo assolutamente sì”.
Poi si è soffermato sul sisma che ha colpito il Centro Italia, definendo la situazione una “partita ancora molto difficile, molto complessa da gestire perché intanto c’è un dolore per queste famiglie che non passerà mai: 300 persone non ci sono più. È importante che la scuola di Amatrice sia riaperta: ora l’obiettivo è evitare che i nostri connazionali vivano nelle tende per l’inverno e contemporaneamente garantire loro, con le casette di legno, di tornare nei loro comuni. È un’operazione che durerà qualche mese”.