Un rene di 83 anni è stato “ringiovanito” dai medici del Policlinico di Milano con alcune tecniche innovative. Paolo, 53enne, è potuto così rinascere grazie a un organo di 30 anni più ‘anziano’ di lui ma in perfetto stato. Una grave malattia ereditaria, la policistosi renale, aveva infatti trasformato i suoi reni in un ammasso di cisti.
E due anni fa era anche cominciato l’incubo della dialisi. Solamente un trapianto poteva salvargli la vita, ma l’attesa è troppo lunga. Gli esperti della Fondazione Ca’ Granda Policlinico, guidati da Mariano Ferraresso, elaborano un piano:”Dopo attente valutazioni abbiamo preso la decisione di ricondizionare questi reni, utilizzando le nuove macchine per la perfusione renale da poco disponibili nel nostro ospedale”.
Grazie a una donazione dell’Associazione bambino nefropatico, queste apparecchiature sono state messe a disposizione della struttura ospedaliera. Le macchine servono a preparare all’intervento chirurgico i reni di donatori piccolissimi. L’intervento è perfettamente riuscito, oggi Paolo sta bene ed è già stato dimesso.
“L’impiego di queste macchine di perfusione renale – spiega Ferraresso, direttore dell’Unità operativa di trapianto di rene – ha trovato ampio riscontro a livello internazionale e ormai un’ampia casistica dimostra come collegando i reni prelevati a queste macchine si migliori notevolmente il successo del trapianto, riducendo la necessità di dialisi nel post-operatorio, diminuendo il periodo di degenza e utilizzando con successo risorse che altrimenti non verrebbero considerate”.