Blitz della guardia di Finanza nei confronti di un sistema criminale finalizzato all’assegnazione illecita di appalti milionari in diversi comuni del Casertano. Venti le persone arrestate e tra queste figurano amministratori locali, funzionari pubblici e noti imprenditori. Il nome di spicco è il presidente della provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo che è finito in manette per fatti che risalgono a quando era sindaco di Alvignano. Arrestati anche l’attuale primo cittadino di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello (Pd) e l’ex sindaco di Casagiove.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale procura.
Secondo la guardia di finanza gli arrestati avrebbero ottenuto l’assunzione di amici e parenti, oltre a buoni benzina, auto di lusso e altri regali in cambio dell’assegnazione degli appalti a una ditta della zona che si occupa di smaltimento rifiuti, il ‘Gruppo Termotetti’.
Tra i destinatari delle venti misure cautelari figurano inoltre il presidente del Consorzio di bonifica Sarno-Alifano, Andrea Cappella, e l’imprenditore casertano Luigi Imperadore, titolare della Termotetti. Dalle indagini è emerso che Cappella, per i suoi spostamenti, utilizzata una Volvo di proprietà dell’azienda di Imperadore con tanto di marchio “Termotetti” in evidenza sulla carrozzeria.
Le indagini riguardano il biennio 2013-15 e sono partite dalla dichiarazioni di Antonio Scialdone (ex presidente Cub), Alberto Di Nardi (imprenditore arrestato per la tangentopoli di Maddaloni): entrambi hanno collaborato con la procura consentendo ai pm di ricostruire l’accordo tra i pubblici amministratori e gli imprenditori indagati.