In questo periodo dell’anno si torna a fare i conti con la bilancia dopo i mesi estivi in cui ci si è concessi qualche libertà in più, complici il bel tempo e le vacanze. Per tre italiani su quattro infatti è il tempo della cosiddetta “dieta del rientro”, che prevede scorpacciate di frutta e verdura ma anche di pesce.
A dirlo è un’indagine di Federcoopesca-Confcooperative, che stila anche la classifica dei pesci con meno grassi: dal nasello all’orata ai gamberi d’acqua dolce. Nello specifico Federcoopesca sottolinea che tra i pesci magrissimi, con un contenuto di grassi inferiore all’1%, ci sono nasello, orata, razza, gamberi d’acqua dolce, polpi. Presentano un contenuto di grassi all’1% al 3%, invece, sogliola, spigola, trota, palombo, rombo, calamari, seppie, mitili, ostriche e vongole. Tra i semigrassi, tra il 3% e il 10%, ci sono dentice, triglia, tonno, pesce spada, salmone, sarde. Qualche grasso in più,oltre il 10%, ma sempre molto contenuto rispetto ad altri prodotti alimentari, hanno invece aringa, anguilla e sgombro.
Ma attenzione anche a come si cucina il pesce: i metodi più indicati sono la bollitura, alla griglia o al forno. Gli omega 3 essendo grassi insaturi, sono instabili e degradano facilmente se sottoposti ad una cottura prolungata.
Regola da rispettare in qualsiasi periodo è quella di scegliere sempre prodotti di stagioni che non solo garantiscono la freschezza ma permettono anche di risparmiare il 30% quando si fa la spesa. Settembre è il mese di acciuga, dentice, nasello, orata, pesce spada, sardina, sgombro, sogliola e triglia.