Una rete composta da cittadini egiziani, siriani, libanesi e tunisini, che si occupava di trasferire i migranti nel nord Europa attraverso una serie di insospettabili viaggi in macchina è stata smantellata dalla polizia di Como. L’operazione, che ha condotto a 21 arresti, è stata condotta in collaborazione con le forze di sicurezza di Francia, Belgio e Svezia.
Il gruppo criminale operava tra Erba, Ponte Lambro e Cantù, impiegando la stazione centrale di Milano come base d’appoggio per reclutare gli autisti. Del pool investigativo ha fatto parte anche Renato Cortese, l’uomo che aveva guidato le ricerche del super latitante Bernardo Provenzano.
Secondo quanto emerso, ogni adulto trasportato doveva pagare 500 euro, mentre la quota per i bambini era di 250. Al momento sono state accertate 30 partenze gestite e portate a termine dall’organizzazione, per un totale di 150 persone fatte passare oltre frontiera.
I migranti, che venivano definiti “agnelli” nelle intercettazioni, seguivano la cosiddetta “rotta balcanica”. Si tratta di un lungo percorso che va dalla Turchia al centro dell’Europa e viene impiegato dai trafficanti di persone come alternativa al viaggio per mare.