“Da anni chiediamo un ripensamento delle modalità di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che si stanno rilevando non solo inefficaci, ma anche dannose. Anche l’Ordine dei Medici comincia a mettere in discussione questa programmazione” dichiara Martina Carpani, Coordinatrice della Rete della Conoscenza che questa notte, insieme a Link Coordinamento Universitario e Unione degli Studenti hanno svolto un’azione dimostrativa presso alcune aziende ospedaliere per protestare contro i test di accesso a Medicina, affiggendo cartelloni e striscioni con sopra scritto “Chiuso – il numero chiuso chiude gli ospedali”.
Le azioni di protesta proseguiranno nelle sedi dove si svolgono i test, in particolare davanti alla sede di Medicina dell’università La Sapienza di Roma e in tutti i principali poli universitari.
A Roma, la scorsa notte, c’è stato un blitz notturno davanti alla sede del Miur in viale Trastere da parte degli studenti dell’Udu e della Rete degli studenti medi per protestare contro i test di ingresso all’università. “Abbiamo voluto ribadire la nostra contrarietà a qualsiasi forma di numero chiuso -precisa Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Udu – ma abbiamo denunciato che quella che avviene con il test è una selezione all’ingresso che di fatto si basa su elementi aleatori, e su cui incidono fortemente una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con la capacità e la volontà del candidato di affrontare un determinato corso di studi. Davanti ad una drammatica riduzione degli studenti che si iscrivono all’università, il Ministero risponde nel peggiore dei modi. I bandi contengono elementi peggiorativi rispetto al passato, come la diminuzione sostanziale dei posti disponibili (se ne perdono più di 1000, di cui 300 a medicina) e la chiusura anticipata delle graduatorie al termine del primo semestre, lasciando immaginare che questo comporterà un’ulteriore riduzione dei posti. In questo modo moltissimi potenziali studenti sono buttati fuori dalle università, e si vedono negata la possibilità di scegliere il proprio futuro”.