“Bisogna lavorare molto sulla prevenzione, per evitare attenzioni e appetiti malevoli delle organizzazioni criminali sulla ricostruzione. Soprattutto sui lavori di urgenza, nella fase immediatamente precedente alla ricostruzione vera e propria”. È questa la “mission” per i prossimi anni di Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, in vista dei lavori di ricostruzione delle comunità del centro Italia colpite dal terremoto.
Sono tanti i punti sensibili: “Penso ai lavori di rimozione e smaltimento di detriti e rifiuti, al consolidamento degli edifici lesionati ma non crollati, e anche alla allocazione delle casette che avverrà nei prossimi mesi. In questa fase preliminare si annida subito il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata“.
“L’esperienza acquisita durante il sisma de L’Aquila in questo senso è stata positiva – ha detto Roberti – perché grazie all’opera delle prefetture e di tutte le istituzioni siamo riusciti a prevenire questi inserimenti criminali. Voglio sottolineare, in quella occasione, il contributo importante della procura nazionale antimafia e antiterrorismo, che attraverso la conoscenza del mondo delle imprese ha permesso alla prefettura aquilana di agire in modo efficace nella prevenzione del fenomeno”.
Il magistrato ha parlato delle organizzazioni malavitose già operative sul territorio: “Recentemente abbiamo stroncato una organizzazione criminale che operava nei settori classici dalla malavita, droga, armi, estorsioni, ma che aveva agganci anche nel settore dell’imprenditoria edilizia, per riciclarvi denaro sporco”.
“Si tratta di una organizzazione che, peraltro, non aveva partecipato alla ricostruzione de L’Aquila. La prevenzione, in questo campo, è un lavoro complesso ma non impossibile, un lavoro che va fatto assolutamente. Con le conoscenze che abbiamo e la possibilità di incrociare i dati, tutti elementi di cui dispone la direzione nazionale antimafia, e forti dell’esperienza aquilana, possiamo prevenire le infiltrazioni di imprese che potenzialmente oppure di fatto sono collegate alle organizzazioni criminali”, ha concluso Franco Roberti nel suo intervento a Voci del Mattino, Radio1 Rai.
Intanto prosegue lo sciame sismico. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata, alle 6.22, dalla Rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in provincia di Macerata. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 9 chilometri.
Dal 24 agosto sono 5.300 le scosse registrate dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nel Reatino. I dati indicano che sono avvenuti complessivamente 159 terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 15 di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello della zona di Norcia.