“L’Italia prosegue una lunga marcia, il 2016 si chiuderà meglio del 2015 che si è chiuso meglio del 2014, del 2013 e del 2012, questo è un risultato inoppugnabile”. Matteo Renzi commenta così i dati del II trimestre diffusi dall’Istat e continua ad ostentare ottimismo: “Siamo andati meglio ma non ho bisogno di un sondaggio per dire che questo meglio non basta”.
“Non siamo nel gruppo di testa, abbiamo recuperato il gruppo ma c’è ancora molto da fare”. E sulla Spagna spiega: “Quando sento che è un modello, cresce non perché, come qualche buontempone dice, non c’è un primo ministro, perché c’è il mio amico mariano Rajoy. La Spagna cresce perché ha il deficit al 5%”.
Tasse. “In Italia c’è un unica parola d’ordine: ridurre la pressione fiscale”, ha detto il premier al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Renzi ha quindi definito l’abbassamento delle tasse “l’unica opera infrastrutturale necessaria” per il sistema Italia.
Sul Jobs Act, il presidente del Consiglio ha sottolineato: “585mila nuovi posti di lavoro sono un risultato importante, la riforma del lavoro funziona. Nei suoi primi trenta mesi il governo ha fatto cose sorprendenti ma in realtà si è trattato dei compiti del passato, dell’abc”.