Sono dati in chiaroscuro quelli diffusi dall’Istat su lavoro e disoccupazione a luglio. Il tasso generale è calato all’11,4% su base annua, ma a preoccupare è la disoccupazione giovanile.
La percentuale è infatti salita al 39,2%, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del dato più alto dall’agosto 2015 quando il tasso era al 39,6%.
Sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.
Aumentano invece proprio gli inattivi: quelli tra i 15 e i 64 anni sono 53mila in più (lo 0,4%) dopo il calo registrato nei quattro mesi precedenti. Rispetto al livello di luglio 2015, va detto, gli inattivi sono 407 mila in meno.
Calano anche gli occupati, -0,3% rispetto al mese di giugno (63mila unità in meno), interrompendo la tendenza positiva registrata nei 4 mesi precedenti. Secondo l’Istat, rispetto allo stesso mese del 2015, ci sono comunque 266 mila occupati in più (+1,2%).