Colpo mortale all’Isis. Secondo quanto riportato dall’agenzia Amaq, legata al Califfato, il portavoce dello Stato Islamico Abu Muhammad Al Adnani è stato infatti ucciso ad Aleppo. .
Nato ad Idlib, di età compresa tra i 37 e i 39 anni, Al Adnani aveva dichiarato di essere un seguace di Zarqawi in Iraq, dove poi era stato incarcerato per sei anni. Uscito di galera Adnani si era arruolato nell’Isis ed era stato spedito in Siria. Era considerato dalle intelligence occidentali come il braccio destro del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi.
Taha Sobhi Falaha – questo il suo vero nome – avrebbe costruito l’Emni, il servizio d’intelligence dello Stato Islamico, che ha preso in carico, oltre all’intelligence esterna, anche il coordinamento della jihad del terrore, portata in Europa e in America come strumento di guerra e di vendetta.
“Se non siete in grado di procurarvi un ordigno esplosivo o una pallottola – disse due mesi prima della strage di Nizza – allora scegliete un infedele americano o francese o qualunque altro loro alleato e rompetegli la testa con una pietra, o accoltellatelo, investitelo con un’auto, buttatelo giù da un’altura, strangolatelo o avvelenatelo”.