Stop ai negoziati tra Ue e Usa sul Ttip, il Trattato di libero scambio. È questa la richiesta di Parigi avanzata dal segretario di Stato al Commercio estero, Matthias Fekl: “Non c’è più il sostegno politico della Francia a questi negoziati – dichiara – La Francia ne chiede l’arresto”.
Per Fekl nella trattativa c’è troppo disequilibrio in favore degli Stati Uniti: “Gli americani – dice Fekl – ci lasciano solo le briciole, non è un negoziato alla pari, le relazioni dovranno essere riprese più tardi su buone basi. Occorre un colpo d’arresto chiaro e definitivo a questi negoziati, per ripartire su buone basi”, ha aggiunto.
La Francia ufficializzerà la sua richiesta al prossimo summit europeo a Bratislava tra i ministri del Commercio estero. Dopo la Germania anche l’Alleato francese mette quindi la parola fine ai negoziati sull’accordo di libero scambio commerciale Ttip tra Ue e Usa.
“È inutile alimentare l’illusione di un accordo prima della fine del mandato del presidente americano Barack Obama (20 gennaio 2017, ndr)”, ha dichiarato invece il presidente francese Francois Hollande. Ma per Margritis Schinas, capo del servizio dei portavoce dell’esecutivo comunitario, la situazione è differente.
“Quando si negozia, si negozia con l’obiettivo di chiudere un accordo, e la Commissione continuerà a lavorare secondo il mandato che in modo unanime è stato dato dagli Stati membri”, ha detto la Schinas. La commissaria Ue al Commercio, la svedese, Cecilia Malmstroem, considera addirittura ancora in vita il Ttip.
“Non intendo analizzare la mente e le intenzioni del presidente Hollande. Ed è chiaro cha la momento non si potrà concludere entro la fine dell’anno, tuttavia c’è l’intenzione”, ha detto la Malmstroem. “Potremmo finalizzare la trattativa entro la fine della presidenza Obama. Questa è la nostra intenzione. E – aggiunge – se non sarà possibile dovremmo cercare di fare più progressi che sia possibile”.