Operazione dei carabinieri di Cosenza contro l’usura: 14 le persone arrestate. Secondo gli inquirenti sono tutti appartenenti ad un’organizzazione dedita a usura e estorsioni aggravate dalle finalità mafiose.
Tra gli arrestati, anche il calciatore professionista che ha giocato in serie A e B, Francesco Modesto.
Si tratta, sempre secondo gli inquirenti, di un gruppo emanazione delle cosche Cicero-Lanzino e Rango-Zingari, egemoni su Cosenza che utilizzava i capitali della ‘ndrangheta per dare prestiti a tassi del 30% mensile.
Francesco Modesto, il nome eccellente di questa operazione, ha 34 anni, ed è di Crotone e attualmente è un giocatore svincolato. Nella sua carriera ha vestito la maglia di Reggina, Genoa, Bologna, Palermo, Ascoli, Parma e Crotone.
Il calciatore deve rispondere dell’accusa di usura per alcuni prestiti che avrebbe elargito insieme al suocero, anche lui tra gli indagati.
Uno dei personaggi chiave è proprio il suocero del calciatore, Luisiano Castiglia, legato alle famiglie di ‘ndrangheta attive a Cosenza. Dalle indagini è emerso che l’uomo riceveva le richieste da Roberto Violetta Calabrese, un ex esponente delle ‘ndrine locali, diventato poi collaboratore di giustizia. Per i magistrati Modesto era al corrente del fatto che il suocero prelevava ingenti somme di denaro dal suo conto corrente per prestarlo a tassi usurai. Il calciatore avrebbe ottenuto così benefici economici mensili che si aggiravano sui 15 mila euro.
Questi i nomi degli altri arrestati: Gianfranco Bevilacqua, 49 anni, Massimo Brunetti, 55 anni, Luisiano Castiglia 63 anni, Ermanna Costanzo, 62 anni, Giuseppe De Cicco, 37 anni, Domenico Fusinato, 48 anni, Giuseppe Garofalo, 54 anni, Giovanni Guarasci, 77 anni (arresti domiciliari), Danilo Magurno, 30 anni, Francesco Magurno, 59 anni, Mario Mandoliti, 50 anni, Francesco Patitucci, 55 anni e Maurizio Rango, 40 anni.