C’è incertezza sulla matrice dell’attentato dinamitardo ai laboratori dell’Istituto nazionale di criminologia belga, a Neder-Over-Heembeek, una località nella regione di Bruxelles, a nord della capitale.
I locali hanno preso fuoco la notte scorsa poco prima delle 2:30 e una ventina di vigili del fuoco hanno lavorato fino alle 5:40 circa per domare le fiamme. Lo riporta l’emittente Rtl. Per introdursi nella struttura, l’auto dei criminali ha sfondato tre barriere di protezione.
“Un’indagine è in corso per determinare la natura dell’esplosione“, ha reso noto la Procura. “Probabilmente non si tratta di terrorismo. È un atto criminale”, ha detto la portavoce della Procura di Bruxelles, Ine Van Wymersch.
La portavoce ha aggiunto che probabilmente non si è trattato di una bomba, ma di un attacco incendiario contro i laboratori dell’istituto.
L’attacco all’Istituto nazionale di criminologia di Bruxelles potrebbe essere stato perpetrato da persone che volevano far sparire delle prove. “Un’inchiesta è stata aperta per incendio doloso e danni a causa di esplosione. Cinque persone sono state arrestate nelle vicinanze immediate del luogo dell’attacco” all’Istituto nazionale di criminologia.
“È chiaro che piì persone potrebbero avere interesse a far sparire prove che si trovavano nei laboratori“. Questo è quanto emerso in una conferenza stampa della procura di Bruxelles
La Procura poi spiega: “L’ipotesi di un atto terroristico non è confermata. Va da se’ che più individui potrebbero aver avuto interesse a far sparire i loro dossier giudiziari. L’inchiesta è in corso e varie piste vengono prese in considerazione”.