Il centro Italia è scosso da un devastante sisma di magnitudo 6.0, che ha colpito tra le province di Rieti e e le regioni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo (avvertito anche in Campania).
I morti accertati sono almeno 160 (così come annunciato dalla Protezione Civile – decine solo nel comune di Amatrice),tra le vittime anche molti bambini, 368 i feriti (alcuni arrivati in ospedale solo in mattinata), centinaia i dispersi, quasi 3 mila gli sfollati nei vari comuni (2500 sono solo nel comune di Accumoli: ben 2000 sarebbero turisti e villeggianti, non residenti).
I comuni più colpiti sono quelli di Accumoli ed Amatrice (oltre 75 vittime), Pescara del Tronto, Arquata del Tronto, fino ad oggi rinomate mete turistiche e ora per almeno l’80% rase al suolo dal sisma. La Protezione Civile ha completato ad Amatrice e Accumoli l’attivazione delle prime tendopoli. Successivamente una nuova violenta scossa ha colpito Arquata del Tronto. Il terreno del campo sportivo dove è stato allestito il campo ha sbalzato per qualche secondo gli sfollati. In serata nuova violenta scossa a Pescara del Tronto.
>I COMUNI DI AMATRICE E ACCUMOLI
La scossa è stata registrata alle 3.36 di mercoledì 24 agosto, con ipocentro a 4 km di profondità nel territorio di Accumoli, della durata di 142 secondi (2 minuti e 22 secondi), tanto intensa da provocare anche il distacco di una parete del Corno Piccolo del Gran Sasso (seppure di lieve entità).
Il fenomeno sismico non è stato preceduto da altre scosse: la prima rilevazione è stata la più forte, seguita da un intenso sciame sismico di oltre 80 repliche in poche ore (di cui la metà circa sopra la magnitudo 3 e molte altre previste nelle prossime ore). Sul luogo del disastro è già presente il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Del Rio, mentre si recherà nelle prossime ore anche il presidente del Consiglio Renzi: “Questo è il momento della commozione e dell’azione. Nessuno sarà lasciato da solo”.
Scene di panico e disperazione nelle zone colpite: case distrutte, abitazioni e strutture evacuate, ricerche frenetiche (anche con l’ausilio di squadre cinofile) alla ricerca di persone rimaste sotto le macerie. Ai salvataggi di persone (anche bambini – 2 dei quali salvati dalla nonna sotto ad un letto), si alternano i corpi senza vita di altri dispersi (tra cui anche bambini in tenera età).
Tra le iniziative a sostegno delle vittime quella dell’Abi (associazione bancaria italiana), che “al fine di offrire sollievo al grave disagio socioeconomico causato dal sisma, intende sensibilizzare i propri associati ad adottare ai residenti nei territori colpiti dal sisma le previste sospensioni delle rate dei finanziamenti ipotecari collegati agli immobili residenziali, commerciali e industriali che abbiano avuto danneggiamenti”.
>I TERREMOTI NELLA STORIA D’ITALIA
La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555. La segnalazione dell’Avis di Rieti: “A causa del terremoto avvenuto questa notte urge sangue, di tutti i gruppi sanguigni. Dalle 8 alle 11, all’ospedale ‘De Lellis’ di Rieti, portate documento di identità e codice fiscale. Grazie a tutti”.
È partita la macchina dei soccorsi della Protezione Civile con l’organizzazione delle prime tendopoli, ma ci sono delle oggettive difficoltà a raggiungere i paesi colpiti: le strade sono impraticabili, i viadotti sono pericolanti. Le parole del capo Fabrizio Curcio: “Un terremoto paragonabile, per intensità, a quello de L’Aquila. Il sistema di Protezione civile è efficiente, Vi sono difficoltà a raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. Le prestazioni sanitarie sono assicurate, ma chiediamo di tenere libere le strade. Non intasare le arterie se non strettamente necessario“.
Anche l’esercito coinvolto nelle operazioni di soccorso, mentre la polizia sta convergendo sul luogo ed è al lavoro per prevenire fenomeni di sciacallaggio. I soccorsi sono in arrivo da tutte le regioni e anche vari paesi esteri si sono interessati per eventuale supporto.
Il racconto di un sopravvissuto, Marco, operatore ecologico di Amatrice: “Sono salvo per un miracolo e perché mi ero appena svegliato per andare a lavoro. Mi ero appena alzato dal letto quando in un attimo e’ crollato tutto. Dieci secondi sono bastati per distruggere tutto. All’Aquila la scossa durò più a lungo, qui solo un attimo, ma è successo di tutto”.
Tra le vittime del sisma che ha colpito Amatrice c’è anche il figlio del questore di Frosinone Filippo Santarelli. Marco Santarelli, 28 anni, figlio unico, era in questi giorni in vacanza ad Amatrice, ospite dei nonni. Il questore, originario di Amatrice, si e’ immediatamente recato nel paese del reatino
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ORE 08.40: Ad Amatrice è corsa contro il tempo per salvare un bambino, mentre si aggiungono alle persone disperse anche tre suore e 4 anziani.
ORE 08.30: Il capo della Protezione Civile: “Attivato il regime 286, firmato dal Presidente del Consiglio, per gestire la vicenda, siamo pienamente operativi. La popolazione non intasi le strade principali in direzione delle zone colpite”.
ORE 08.00: Si aggiorna di minuto in minuto il bilancio delle vittime. Almeno 16 i morti accertati, decine i feriti ed i dispersi.
ORE 07.51: Confermata la morte di un ragazzo di 13 anni ad Amatrice.
ORE 07.46: Ad Amatrice è stato appena estratto un ferito dalla macerie. Al momento le persone estratte vive ad Amatrice sono 7, ma si attendono conferme su una terza e quarta vittima.
ORE 07.42: Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli: “Il paese è semi-distrutto, manca la luce, manca la linea telefonica; le strade sono impraticabili, i soccorsi sono giunti solo da pochi minuti. C’è una famiglia di quattro persone sotto una casa crollata, e qui purtroppo ci sono due bambini piccoli. Inoltre c’è un altro disperso”.
ORE 07.37: Il comune dell’Aquila (pochi anni fa vittima di un terremoto devastante) ha messo a disposizione i propri alloggi. Nel frattempo prosegue l’evacuazione dell’ospedale di Amandola, danneggiato dal sisma.
ORE 07.28: Attualmente il bilancio ufficiale sale a 6 morti ad Accumuli e 2 ad Amatrice. Bilancio in continuo aggiornamento
ORE 7.17: Drammatico il racconto di un fotografo ad Amatrice, Emiliano Grillotti, che riferisce del tentativo disperato di decine di persone di scavare a mani nude per estrarre vivo un bambino dalle macerie.
ORE 7.10: Confermata la presenza di due vittime ad Amatrice; i corpi sono stati estratti dalle macerie.
ORE 06.58: A seguito del sisma, è crollata la parete est del Corno Piccolo del Gran Sasso
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Fortissimo terremoto in tutto il centro Italia. La scossa più violenta, magnitudo 6.0 della scala Richter, è stata registrata alle 3.36 di mercoledì con epicentro nella provincia di Rieti, più o meno al confine tra Umbria, Lazio. Due i paesi particolarmente colpiti: Amatrice e Accumuli, in provincia di Rieti. Ci sono morti e feriti, impossibile per il momento riuscire a fare un bvilancio attendibile perchè c’è il rischio che ci siano molte persone sotto le macerie. Sciame sismico lungo tutta la notte, le classiche scosse di assestamento, alcune delle quali però di forte intensità: complessivamente sono state 18.
Due persone sono morte sotto le macerie della propria abitazione ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli. Sempre ad Arquata due turisti romani sono stati salvati. Il sindaco di Amatrice ha detto che il paese è praticamente distrutto e ci sarebbero alcuni morti, intrappolati. Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, è disperato: “Ci sono intere famiglie sotto le macerie, altre persone sono sotto le macerie, abbiamo bisogno di aiuto, non abbiamo mezzi di soccorso, siamo senza luce, sono crollati tantissimi edifici. La situazione è drammatica: la priorità è quella di salvare le vite, poi faremo i bilanci.”.
E’ partita la macchina dei soccorsi della Protezione Civile ma ci sono delle oggettive difficoltà a raggiungere i paesi colpiti. Le parole del capo dipartimento Fabrizio Curcio: “Un terremoto paragonabile, per intensità, a quello de L’Aquila. Il sistema di Protezione civile è pienamente efficiente, vi sono difficoltà a raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. Le prestazioni sanitarie sono assicurate”. Anche l’esercito coinvolto nelle operazioni di soccorso.
Il numero per le comunicazioni di emergenza è 800 890 800.
Il sisma è stato avvertito da Rimini fino a Napoli.
(FOTO DA INTERNET: VIGILI DEL FUOCO, CROCE ROSSA ITALIANA) (VIDEO DA YOUREPORTER.IT)