I 70mila del Maracanà di Rio de Janeiro hanno salutato con la tradizionale allegria i giochi olimpici. Spettacolare la cerimonia, ancora una volta incentrata sulla vivacità e sui colori del popolo carioca con coreografie a ritmo di samba per rendere omaggio al carnevale di Rio.
Rosa Magalhaes, autrice di molte coreografie del carnevale di Rio, ha firmato la cerimonia. Diversi gli omaggi e i riferimenti ai celebri personaggi della storia brasiliana e alla bellezze del paese: il mare, il Pan di Zucchero e il Corcovado. Raggiante il presidente del comitato organizzatore Carlos Arthur Nuzman nel suo discorso: “Le Olimpiadi sono state una grande sfida ma sono stati un grande successo. Sono orgoglioso della mia città e della mia gente”.
Prima dell’inizio della grande festa è stata la volta della premiazione della maratona, ultima gara del programma olimpico e vinta dal keniano Kipchoge. E come prevedibile, nel mezzo della festa, Tokyo si è presentata. A onor del vero in maniera particolare. Dopo un filmato, il premier Shinzo Abe è uscito fuori da un grosso cilindro posizionato al centro dello stadio indossando il cappello di Super Mario. Quindi la consegna della bandiera olimpica al governatore di Tokyo, Yuriko Koike.
Unica nota stonata di uno spettacolo coinvolgente e partecipato è stata la pioggia, spesso accompagnata dal vento, ma che non ha condizionato il buon esito della cerimonia iniziata all’una, ora italiana. Ma i veri protagonisti sono stati ancora una volta i portabandiera, rappresentanti delle varie nazioni che hanno sfilato tutti insieme.
Per l’Italia c’era Daniele Lupo, argento nel beach volley insieme a Paolo Nicolai. Gli Usa hanno scelto la ginnasta Simone Biles, fenomeno capace di collezionare un bottino di quattro ori e un bronzo. Anche nello show conclusivo si è fatta notare l’assenza di Pelé. Il popolo carioca ha dato il suo enorme contributo, adesso tocca al Giappone.
Foto da Twitter.