Rimane altissima la tensione in Turchia, dopo il fallito colpo di stato ai danni di Erdogan. La polizia ha perquisito infatti gli uffici di decine di società di Istanbul e ha eseguito mandati di arresto per 120 manager.
L’accusa rivolta alle società ed ai suoi manager è di sostenere economicamente Fethullah Gulen ed il suo movimento, che continua ad essere additato come il mandante/ispiratore del golpe. Lo stesso Gulen sarebbe oggetto di due richieste di ergastolo e ulteriori 1.900 anni di carcere per aver “tentato di distruggere l’ordine costituzionale con la forza” e di aver “formato e gestito gruppi armati terroristici”.
Nella giornata di ieri, la polizia aveva arrestato 136 persone, operative a vario titolo nei tribunali di Istanbul, Caglayan, Bakirkoy e Gaziosmanpasa, perquisendo uffici e computer, sempre con le stesse accuse.