Infuriano a Ventimiglia gli scontri tra la polizia e gli attivisti No border che avevano occupato l’ex caserma dei Vigili del fuoco di Ventimiglia. Un agente del reparto mobile di Genova è morto stroncato da un infarto. L’uomo, un assistente capo di 50 anni, si è accasciato al suolo ed è stato poi trasferito in ospedale dove è deceduto. Nessun legame con i tafferugli.
Le tensioni sono iniziate quando le forze dell’ordine hanno iniziato a sgombrare gli attivisti dall’ex caserma a poca distanza dal centro di temporanea accoglienza allestito a Parco Roja. Sarebbero stati i No borders a organizzare la protesta dei migranti, che venerdì hanno forzato il blocco delle forze dell’ordine per tentare di entrare in Francia.
La Questura ha fatto sapere che gli attivisti, “quasi tutti lombardi e noti antagonisti”, sono stati identificati, denunciati e muniti di foglio di via. Per il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, “c’è una situazione contingente particolare e il centro di accoglienza del Parco Merci dev’essere l’unico punto di riferimento. Chi crea disagi a Ventimiglia non ci può stare“.
Anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha detto la sua con un post su Facebook, “a Ventimiglia servono agenti, serve il pugno duro con chi ostacola le forze dell’ordine, serve che tutti i migranti vengano identificati e, chi non ha titolo, fermato ed espulso. Basta ipocrisie basta perdere tempo. Il governo intervenga in forze domani”.
Foto da Twitter.