Greg Van Avermaet è medaglia d’oro e vincitore della gara di ciclismo su strada maschile in linea. Medaglia d’argento per Fuglsang, bronzo per Majka. Sfortunato Nibali, grande mattatore delle fasi finali di corsa, ma tradito da una caduta nella insidiosissima discesa finale. Per il siciliano frattura doppia della clavicola: domani l’operazione.
La gara di ciclismo su strada maschile entra nel vivo a 72 km dall’arrivo: Kochetkov lascia i compagni di fuga Geschke e Kwiatkowski, mentre il gruppo è tirato dall’Italia; il ritmo imposto da Caruso e Rosa, fa staccare Gilbert e Boasson Hagen in salita; poi Caruso parte al contrattacco (seguito da Van Avermaet – Belgio – e Thomas – Gran Bretagna) per raggiungere la fuga
Nella insidosa discesa del circuito carioca (Porte costretto al ritiro per caduta), Vincenzo Nibali e Fabio Aru vanno assieme all’attacco, raggiungendo la fuga in testa, nella quale vi è anche Damiano Caruso. Valverde è costretto a inseguire con un minuto di ritardo.
L’Italia continua nel suo forcing, con Vincenzo Nibali in testa al gruppo, che a 21 km si trascina un gruppetto (formato da altri 3 corridori, tra cui Van Avermaet). Si stacca Fabio Aru, mentre Nibali tenta un nuovo scatto per andarsene via da solo. Froome prova a rientrare tutto solo sulla testa, mentre Nibali tenta un altro scatto, solo Henao e Majka lo seguono.
Poi la caduta durante la discesa a 10 km dall’arrivo: In terra Vincenzo Nibali e Sergio Henao. Rafal Majka rimane solo in testa alla corsa in caccia della medaglia d’oro mentre il gruppo inseguitore (tra i quali ci sono Alaphilippe e Aru) è pronto a spartirsi la maglia d’argento e di bronzo. Il vantaggio del polacco si assottiglia fino a 6 secondi, sotto la spinta dell’inseguimento di van Avermaet e Fuglsang.
Majka viene raggiunto da Van Avermaet e Fuglsang a 1500 metri dall’arrivo. Saranno loro a giocarsi le medaglie allo sprint: il belga si prende il trionfo olimpico.