Continuano i problemi per l nazionale italiana di beach volley a Rio. Dopo la positività di Viktoria Orsi Toth, potrebbe non essere Becky Perry a rappresentare l’Italia al fianco di Marta Menegatti, ma Laura Giombini convocata all’ultimo minuto dalla Fipav (esordio previsto il 7 agosto contro le canadesi Broder e Valjas).
La giocatrice italo statunitense, infatti, è stata convocata nonostante l’assenza dei requisiti richiesti dalla Fivb, la federazione internazionale: ogni giocatrice deve partecipare a 12 tornei del circuito FIVB dal 1° gennaio 2015 al 13 giugno 2016 per poter essere eleggibile (data che si estende al 10 luglio contando i trofei continentali). Perry gioca per l’Italia solo da gennaio 2016, collezionando in totale 7 presenze entro il 13 giugno, ma ottenendo la 12esima il 12 luglio: solo 2 giorni oltre il limite.
Laura Giombini, umbra, 27 anni, è certa di partecipare in virtù di dieci presenze e la partecipazione ai tornei continentali. La Giombini però gioca nello stesso ruolo della Menegatti (caratteristica sviluppatasi dopo la loro separazione 6 anni fa); per questo la Federazione italiana aveva preferito la Perry e tentato fino all’ultimo di iscriverla.
Il caos è acuito però anche dalle pressanti richieste di Greta Cicolari, che di recente ha vinto una causa legale contro la federazione italiana dopo essere stata estromessa dalla coppia con Menegatti e che di fronte alla possibilità di partecipare ai giochi, si è appellata anche al presidente del Coni Malagò per ottenere la convocazione.
Questo invece il post su Instagram di Rebecca “Becky” Perry, che indirettamente conferma la sua esclusione: É stata un’esperienza emotivamente estenuante, per tutte le persone coinvolte. Voglio ringraziare tutti che hanno mostrato tanto amore e sostegno per me, per Viki, per l’Italia in questi ultimi giorni faticosi. Il mio cuore è con Viki in questo momento e spero che in questo momento molto difficile che tutti possono continuare a mostrare amore e sostegno per noi, per Marta e per Laura”.