Si fanno sempre più tesi i rapporti tra la Corea del Nord e la comunità internazionale dopo i continui test missilistici condotti nell’oceano Pacifico. Un missile balistico è stato lanciato dalla costa nord-orientale, secondo quanto riferito dal Comando di Stato maggiore congiunto di Seul, ed è caduto nelle acque giapponesi.
Il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, ha ordinato lo stato d’allerta alle proprie forze di auto difesa. Le autorità giapponesi hanno confermato che un missile è atterrato nelle acque territoriali del Giappone, a 250 chilometri a ovest della penisola di Oga, nella prefettura di Akita, dopo aver sorvolato il mar del Giappone per circa 1.000 chilometri.
È la prima volta dal 1998 che un razzo raggiunge le acque territoriali dell’arcipelago giapponese. Secondo l’agenzia sud coreana Yonhap, si tratterebbe di un missile a medio raggio del tipo Rodong con una gittata di 1.300 chilometri, in grado eventualmente di raggiungere le coste nipponiche.
Il primo razzo sarebbe esploso subito dopo il lancio. In un comunicato il governo di Tokyo ha espresso una forte protesta nei confronti del regime di Pyongyang, ribadendo come l’azione sia contraria alle risoluzioni delle Nazioni Unite e rappresenta un’azione azzardata dal punto di vista della sicurezza di volo per le flotte commerciali.