All’indomani dell’inizio dei raid aerei da parte degli Stati Uniti d’America, c’è il primo importante arresto da parte delle forze del governo di concordia nazionale. Si tratta di uno dei leader dello Stato Islamico (Isis) a Sirte.
“Stava tentando di scappare via mare”, ha spiegato il generale Mohammed al Ghasry. “La battaglia per la liberazione di Sirte è un battaglia che ha messo d’accordo tutti i libici”, ha aggiunto il militare.
Il Pentagono ha annunciato che non c’è un termine alle operazioni belliche. L’Italia si dichiara soddisfatta dell’offensiva.
“Valuteremo se ci saranno richieste, naturalmente se prenderemo decisioni ne informeremo il Parlamento”. Sono le parole del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenuto a Uno Mattina, rispondendo alla domanda sull’ipotesi dell’uso della base di Sigonella.
“La cosa che gli italiani devono sapere – ha detto – è che si tratta di interventi mirati contro le posizioni di Daesh attorno a Sirte, città costiera diventata la roccaforte di Daesh in Libia”.
“Credo sia un fatto molto positivo che gli americani abbiano deciso di intervenire” ha dichiarato.