Una nube di particelle è stata espulsa dal Sole ed è diretta verso la Terra. Sono gli ultimi “fuochi d’artificio” del Sole, che si è improvvisamente risvegliato prima di entrare nel periodo di quiete che ogni 11 anni si alterna a quello più attivo.
A lanciare l’allarme è stata l’agenzia statunitense per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), che sostiene ci sia una probabilità del 65% che oggi si verifichi una tempesta geomagnetica.
La tempesta potrebbe essere di intensità moderata, e ”potrebbe provocare disturbi alle comunicazioni radio”, ha detto all’ANSA Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste. La nube di particelle espulsa dal Sole, secondo l’esperto, potrebbe essere stata scagliata o da un rilascio di energia, chiamato brillamento, o da una protuberanza eruttiva, cioè ”un tubo di flusso magnetico che evolve dando origine a un’eruzione”.
Messerotti ha inoltre dichiarato all’agenzia di stampa che ”ci sono fino a 18 ore di incertezza, perché tutto dipende dalla velocità con cui viaggia la bolla”.
Secondo il fisico ”non è stupefacente che anche in prossimità del minimo solare, ossia di attività minima della nostra stella, ci possano essere tempeste geomagnetiche, perché anche nella fase di declino si possono verificare fenomeni eruttivi”. Il Sole raggiunge la sua attività minima ogni 11 anni e il ciclo di attività solare è proprio il periodo che intercorre tra un periodo di minimo e il successivo.
Secondo gli esperti il prossimo minimo solare dovrebbe arrivare tra il 2019 e il 2020 ma nell’attesa potrebbero esserci molti altri fenomeni come questo e di conseguenza anche altre tempeste magnetiche sulla Terra.