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Proseguono le indagini in Francia sui fatti di Saint-Etienne-de Rouvay, vicino a Rouen, dove il parroco Jacques Hamel è stato ucciso brutalmente da due terroristi (ieri la celebrazione laica in piazza in onore).
La polizia francese (rivelano alcune fonti) avrebbe arrestato un nuovo sospettato: si tratterebbe di un richiedente asilo siriano, mentre si sarebbe scoperto che uno dei due attentatori, Abdelmalik Petitjean lavorava all’aeroporto di Chambery fino a tre mesi fa, nonostante fosse noto alle autorità per fanatismo religioso, come confermato ieri dalla polizia.
Nel frattempo, dure e amare sono le parole del premier Valls, che a Le Monde ammette che la scarcerazione di Adel Kermiche, qualche mese fa è da considerarsi “un fallimento”. “Quanto accaduto dovrebbe portare i giudici ad avere un approccio diverso, a valutare caso per caso la concessione della libertà vigilata, data la grande capacità di dissimulazione dei jihadisti”. Poi ha annunciato la possibilità di imporre un divieto di finanziamento dall’estero per le moschee, a fini precauzionali.
In rete, inoltre, gira un nuovo presunto video di uno degli assalitori, Abdel Malik Petitjean, in cui si rivolgerebbe direttamente al presidente francese, Hollande e al premier Manuel Valls: “I tempi sono cambiati, soffrirete ciò che i nostri fratelli e sorelle stanno soffrendo. Stiamo per distruggere il vostro Paese”.