“Assassino” e “Il decreto Ilva è contro Taranto“. Queste sono alcune delle accuse mosse a Matteo Renzi, in occasione della sua presenza all’inaugurazione del nuovo allestimento del museo archeologico di Taranto, da parte di alcuni manifestanti.
“Io me li prendo tutti gli insulti, non ho paura. Ma quello che mi sta a cuore è che questa città tenga insieme il sacrosanto diritto alla salute con il sacrosanto diritto al lavoro“, ha risposto il premier commentando le contestazioni.
Intanto, all’indomani dell’approvazione in Cdm dei decreti attuativi sulla riforma della P.A., Matteo Renzi esprime la sua soddisfazione: “Il merito in Italia non è più una parolaccia“.
“Da un lato interveniamo duramente con il licenziamento immediato dei furbetti e la riduzione di autorità portuali o corpi di polizia, dall’altro mandiamo un messaggio positivo ai lavoratori pubblici. Chi fa il furbo a casa – conclude Renzi – Chi lavora bene viene premiato”.
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