Ancora bombe di matrice governativa ad Aleppo, in Siria, su un ospedale ostetrico sostenuto da Save the Children. Lo ha annunciato la stessa ong, che ha parlato di “vittime” tra i pazienti e il personale sanitario. L’ordigno ha colpito l’ingresso dell’ospedale, il più grande della zona, che assiste una media di 1.350 donne e registra 400 parti al mese.
Secondo l’Osservatorio dei diritti umani, è stato colpito anche un altro ospedale nella regione di Kafar Takharim. Sono comunque numerosi gli ospedali e le cliniche nelle zone ribelli della Siria che hanno subito raid da parte dell’aeronautica siriana, soprattutto nella province di Idlib e di Aleppo.